Salviamo Sakineh: anche le opinioni pubbliche devono scendere in campo

La vita di Sakineh Mohammadi Ashtiani, condannata alla lapidazione in Iran, è appesa a un filo! L'Italia è Meravigliosa perchè ha un popolo meraviglioso: cogliamo l'appello del Ministro FRANCO FRATTINI per salvare Sakineh. Firmiamo la Petizione.

"La vita di Sakineh è appesa a un filo e per quanto non siano mancate, nei giorni scorsi, le note ufficiali di apprensione e di condanna da parte della politica istituzionale ed il richiamo all’Europa, questo gigante troppo spesso impotente nella battaglia per i diritti, tutto questo non basta. Sono anche le opinioni pubbliche a dover scendere in campo. E noi con loro, impegnati a ricucire lo strappo tra pensiero ed azione e a raccogliere l’appello europeo ed internazionale contro questa parte della violenza di genere che affonda nella barbarie le proprie radici. Ho avuto, un anno fa, dal Segretario Generale dell’Onu un importante riconoscimento, che è anche un impegno, nella lotta contro le mutilazioni genitali e la violenza contro le donne. Sento, quindi, molto forte l’impegno a non lasciare che il silenzio e l’indifferenza accompagnino ora questo rito di morte."

Franco Frattini, Ministro degli Esteri


Testo della Petizione:

Stim.mo Ministro Franco Frattini,

La invitiamo a rappresentare nelle sedi opportune il nostro APPELLO affinchè Sakineh Mohammadi-Ashtiani, donna di 43 anni e madre di due figli, non venga barbaramente lapidata (dopo aver ricevuto come "punizione" pubblica, e in presenza di uno dei suoi figli, a titolo di "esempio", 99 colpi di frusta)" nella Repubblica Islamica dell'Iran.
Ci uniamo a tutte le iniziative già intraprese dai Governi e dalle organizzazioni di difesa dei diritti dell'uomo perchè si metta fine a questo tipo di procedure, per il rispetto della dignità e della libertà di tutte le donne iraniane.

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Roma, 13 febbraio 2011

Gentile Dott. Capsoni,

il ministro degli Esteri, On. Franco Frattini, mi prega di ringraziarLa per avere raccolto l'appello "per la vita di Sakineh" lanciato da questo ministero congiuntamente alla Presidenza del Consiglio - Dipartimento per le Pari Opportunità, e per aver promosso, tramite l'Associazione "Italia Meravigliosa", di cui Lei è Presidente, la raccolta di firme per dire no alla barbarie e si alla vita. Il ministro Frattini ha ricevuto lo scorso ottobre le numerose firme raccolte tramite la Vostra petizione, e si congratula con Lei ed i 2.136 firmatari per aver aderito a questa campagna di sensibilizzazione.

Come Lei ben sa, il ministro è impegnato da molti mesi per salvare la donna iraniana di 43 anni condannata alla lapidazione per adulterio nel proprio Paese. Alla base di questa scelta del Governo italiano c'è la difesa di un principio che ha valore universale: una donna, ovunque si trovi nel mondo, non può essere sottoposta alla pena di morte per lapidazione, una pratica orribile e disumana da condannare fermamente in quanto contraria ai diritti umani fondamentali. Il ministro è certo che, anche grazie all'iniziativa di "Italia Meravigliosa", questa battaglia potrà proseguire con più forza.

Su questo caso in particolare, c'è stata una forte attenzione e mobilitazione della comunità internazionale. E ci auguriamo che la Sua iniziativa, insieme a quelle promosse dalle tante persone che chiedono un gesto di clemenza per Sakineh, potrà convincere le autorità iraniane a rivedere la loro posizione.

In attesa di poterLe dare buone notizie, La ringraziamo ancora per il Suo impegno.

Cordialmente,

Dott.ssa Lucrezia Pagano
Segreteria Particolare del Ministro

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TRASMESSA VIA MAIL:
Dott. Fabrizio CAPSONI
Presidente Associazione
ITALIA MERAVIGLIOSA


Ministero degli Affari Esteri
Segreteria Particolare del Ministro
06.3691.5825 - 5826
Piazzale della Farnesina 1
00194 Roma


 

“Un’azione senza precedenti per mobilitare le coscienze e contribuire a salvare Sakineh da una sentenza brutale ed inaccettabile, la lapidazione. Far sapere all’intera comunità internazionale che l’Italia e gli italiani sono dalla parte di Sakineh Mohammadi Ashtiani - la donna iraniana di 43 anni che rischia di morire lapidata per adulterio.  Di fronte a questo drammatico caso le iniziative diplomatiche, che l’Italia ha attuato, devono poter contare anche sul più ampio sostegno dell’opinione pubblica. Difendiamo insieme un principio che ha valore universale: non possiamo accettare che una donna, ovunque si trovi nel mondo, venga sottoposta alla pena di morte per lapidazione, una pratica orribile e disumana che condanniamo fermamente in quanto contraria ai diritti umani fondamentali. E per questa ragione, insieme, abbiamo voluto dare un segno di attenzione - anche visibile - alla storia di Sakineh, convinti come siamo che la sua vita possa e debba essere risparmiata. Da oggi, e fino a quando Sakineh non sarà salva e libera, il suo volto ci guarderà dal palazzo del Governo italiano”.

Ministro Franco Frattini
Ministro Mara Carfagna