Un penthouse come galleria a Milano

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Grazie all'instancabile produttività milanese, accade che un bellissimo appartamento penthouse venga utilizzato per esposizioni artistiche grazie al lungimirante padrone di casa.

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Mercoledì 26 settembre 2018 si è svolta la prima serata Art night Open House Event | Alla ricerca di Fat Bunny & Co. Saliamo al settimo piano di un palazzo del primo dopo guerra nel cuore di Milanoe e, ad aprirci le porte troviamo Nicola Minardi, padrone di casa e partner di Robot City, azienda italiana leader nella lavorazione del marmo di Carrara, guidata da Gualtiero Vanelli. L'appartamento si distingue per il carattere pop e per essere circondato da un'ampia terrazza che offre scorci non consueti del centro cittadino.

ArtNight_AllaRicercadiFatBunnandco_ph Maja Galli

L'obiettivo della serata è di creare un'interazione con lo spettatore, invitato a esplorare gli ambienti dell'appartamento per incontrare con ironia i protagonisti della mostra con una mappa. Lungo il percorso si incontrano lavori di Richard Aurèle, dell'architetto Mario Botta, Aron Demetz, Alessandro Mendini, della linea Robot City - Marbizo, Philippe Pasqua, Fat Bunny con il progetto - I'm Back!- e di Fulvia Mendini che, diretta da Dueostudio, ha disegnato un tappeto qui presentato in anteprima.

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Tutte le sculture in esposizione sono state realizzate da Robot City servendosi delle più avanzate tecnologie della robotica, unite all'artigianalità del reparto di finitura. Ogni singola opera è unica e presenta le caratteristiche della materia, dalle differenti sfumature e tonalità.

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Tra gli obiettivi di Minardi anche quello di dare il benvenuto a Fat Bunny, new entry della Factory cui il padrone di casa è particolamente legato.

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Abbiamo incontrato Nicola per fargli qualche domanda in più circa il format dell'Art Night:

L'idea del format in casa come nasce?
Nasce dall'amore per l'arte e per il design, passione che desidero condividere con un pubblico idoneo, non solo di amici. Insieme a Marta Massara, che segue la comunicazione e liaisons, e Bana Bissat che si occupa della traduzione e del design, stiamo mettendo a punto una serie di appuntamenti che siano anche delle nuove esperienze di fruizione dell'arte, mirati in base all'artista o designer che sarà esposto.

Quali altri progetti in futuro?
Per quanto riguarda Fat Bunny sono felice di poter comunicare che dal 6 di novembre sarà in esposizione al Nhow Hotel partecipando alla mostra Wemen. Quanto al prossimo Open House Event sarà "a sorpresa" tra fine novembre e dicembre.

A quale artista della Factory sei particolamente legato?
Oltre a Fat Bunny, apprezzo molto il lavoro di Philippe Pasqua e i vasi dell'Architetto Mario Botta.

Quali altre forme d'arte avranno accesso al format?
Non mi pongo limiti; posso anticipare che stiamo lavorando per esporre anche fotografia.

Come supporto agli eventi avete dei partner?
Certo, partner che celebrano il Made in Italy come La Tenuta del Buonamico che ci ha supportati in questa prima edizione.

Fabrizio Capsoni - Italia meravigliosa