Io sottraggo, performance di Giovanna Lacedra

Io sottraggo (la triangolazione cibo-corpo-peso) è una Performance Confessional di Giovanna Lacedra che si è tenuta durante "Step09 New Art Fair" il 26 novembre 2011 e che ha come finalità quella di trasformare in arte la patologia del disturbo anoressico-bulimico.

Fare in modo che il corpo, da anni ostaggio di rituali ossessivi, da anni contenitore di vuoti affettivi, di assenze e di mancanze, da anni vittima e carnefice di se stesso, 
diventi racconto espressivo e creativo di una tra le più paradossali 
malattie. Mangiare niente come mangiare tutto. Svuotarsi come ingombrarsi.
 Mettere dentro il mondo intero, o il mondo intero rifiutare.
 Sbranare pulsionalmente l'amore che non si ha.

Lasciarsi morire di fame. Sottrarsi al mondo.
Farlo con coscienza. Sceglierlo, ogni giorno, con vocazione.
Oggi: 475 Kilocalorie.

O scegliere stoicamente la rinuncia.
 Controllare il corpo per illudersi di controllare la vita intera.
 Operare calcoli minuziosi, e istituire una vera e propria aritmetica del 
desiderio.
 Sottrarsi chili per sottrarsi ai desideri. Scarnificarsi e rischiare la vita, pur di rendersi visibili.
 Fingersi inarrivabili, perché il contatto è già una ferita.
Non ho bisogno di niente. Non ho bisogno di cibo. Non ho bisogno di te
.

IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO, proposta della Galleria Famiglia Margini di Milano, è un progetto ideato, scritto e agito da Giovanna Lacedra, curato da Grace Zanotto e Massimiliano Bisazza, con video-sonorizzazione a cura di Giuseppe Fiori.
Si tratta di una performance-confessional totalmente autobiografica, che nello spazio creativo-distruttivo-creativo-rigenerativo di 20 minuti, mette e rimette in scena l'ingranaggio perpetuante dei rituali ossessivi anoressico-bulimici.

IO SOTTRAGGO è atto performativo caustico, autentico, disperato, catartico, sensibilizzatore. Un atto in cui è il corpo stesso a dire la verità. Una verità figlia del gesto, una verità figlia della parola, una verità figlia del dolore, figlia di una creatività capace di sgorgare persino dall'ossessività di una patologia paradossale come quella anoressico-bulimica, dove non è l'appetito ad essere malato, ma una piaga dell'amore. Una incrinatura nell'amore.
Una fenditura tellurica nell'amore, che ha spalancato una ferita di vuoto buio e ingoiante. La ferita di quell'amore mancato, abusato, violato. E sottratto. La ferita del disamore. La corrosione del contatto. L'incapacità della relazione. Perché nei disturbi del comportamento alimentare non è l'appetito ad essere disturbato, ma l'anima, l'emotività, il vuoto affettivo, la relazione. Un disturbo del comportamento alimentare è un disturbo del "comportamento" , non della "alimentazione", è una compulsione a sottrarre, sia che si digiuni sia che si divori il mondo. Ma alla fine è sempre il vuoto a dover prevalere. Quel vuoto ingombrante che nessun pane sarà mai in grado di colmare. I

O SOTTRAGGO è tutto questo, in una performance di soli 20 minuti, corredata dai diari che l'artista stessa scrisse nei mesi più annichilenti: quelli di un'anoressia ha scalpellato il suo corpo, quasi fino alla morte.

IO SOTTRAGGO .La Triangolazione Cibo-Corpo-Peso
Performance by Giovanna Lacedra
Per Step09 New Art Fair
26 Novembre 2011 ore 12.00.

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo Da Vinci"
Sala delle Colonne - Piazza San Vittore, 21 - Milano.
Ingresso gratuito, previa registrazione sul sito HYPERLINK "http://www.step09.com" www.step09.com

Info:
HYPERLINK "http://www." www. famigliamargini.com
famiglia margini@gmail.com

FC-redazione FotografARTE