La leggendaria Collezione Torlonia

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La Collezione Torlonia di marmi antichi è leggendaria. Già nel 1876, nel primo catalogo pubblicato dopo la costituzione del Museo Torlonia, Pietro Ercole Visconti scriveva che la raccolta «di gran lunga eccedendo i limiti d'ogni privata raccolta, più non trova paragone, se non solo nelle sovrane e pubbliche collezioni, che insigni sono nel Vaticano e nel Campidoglio».

Collezione Torlonia

Formata da Alessandro Torlonia (1800-1886), è la collezione più importante di sculture di età classica in mani private, e non era accessibile al pubblico da decenni. Per questo, poter ammirare una selezione di 91 sculture in marmo e una in bronzo di quella raccolta nella mostra dedicata ai Marmi Torlonia, nella nuova sede di Villa Caffarelli dei Musei Capitolini, è un'occasione imperdibile. Provenienti da scavi ottocenteschi o dall'acquisizione di alcune collezioni romane che si erano formate tra il Quattrocento e l'inizio dell'Ottocento - Giustiniani, Albani, Cesi, Caetani, Ruspoli, Albani e Cesarini - queste sculture sono di una qualità superlativa. Di particolare rilievo possiamo oggi considerare l'acquisto, all'alba dell'Ottocento, della collezione dello scultore Bartolomeo Cavaceppi (1717-1799), restauratore di fama internazionale della statuaria antica e, dal 1734, curatore della raccolta del Cardinale Alessandro Albani, perché ci permette di scoprire in che modo s'interveniva sui marmi antichi tra il XVI e il XVIII secolo.

Quattro sculture mi hanno costretto a una lunga, piacevole sosta. La prima che s'incontra nel suggestivo allestimento progettato da David Chipperfield è il Bassorilievo con veduta del Portus Augusti, un marmo con ampie tracce della colorazione originale. Ritrovato nel 1864 nell'area del Porto di Traiano, è con ogni probabilità un ex-voto dalla straordinaria ricchezza decorativa. La scena trabocca di dettagli, tutti da scoprire, tra navi, vele quadrate, un faro, una piccola imbarcazione col marinaio, uno schiavo, un arco di trionfo visto di fianco e sormontato da una quadriga trainata da elefanti, un Nettuno col tridente, Bacco con il suo bastone rituale, una cornucopia, la lupa con Romolo e Remo, un'aquila che solca il cielo ad ali spiegate e un grande occhio apotropaico. Qualche sala più in là si trova il Sarcofago del centurione Lucius Filius Peregrinus, rinvenuto fuori Porta San Giovanni. Il centurione e la sua sposa sono rappresentati al centro della scena come un intellettuale, intento ad aprire un rotolo, accompagnato dalla sua musa. Alle estremità due filosofi di estrazione cinica sono seduti in un momento di riflessione. Un Sarcofago con coperchio, decorato con le fatiche di Ercole mette in scena, con una qualità scultorea entusiasmante, la lotta con i Centauri, sui lati brevi, e sei imprese di Ercole, sul fronte, con la stessa sequenza usata in un sarcofago conservato agli Uffizi. La monumentale Tazza Cesi, di datazione tardo-repubblicana con aggiunte cinquecentesche, è un pezzo di bravura che si trovava alla fine del Quattrocento nella chiesa di Santa Cecilia o in quella di San Francesco a Ripa, a Trastevere, per poi essere documentata nella Villa Cesi e, dal 1760, a Villa Albani. La decorazione, carica di erotismo, raffigura un simposio bacchico, con donne e uomini presi dai piaceri del vino e della musica, al quale partecipano Ercole, Dioniso, Pan e Dafni. Da notare la finezza del modellato e la cura nella resa dei panneggi e dei nudi.

Prima di lasciare Villa Caffarelli si passa accanto a quella meraviglia che è il Marco Aurelio, del 176 d.C., l'unica statua equestre in bronzo giunta integra fino a noi. L'ideale chiusura per la visita di una mostra preziosa.

L'impeccabile catalogo, curato da Salvatore Settis e Carlo Gasparri, è pubblicato da Electa.

Renato Diez

Il testo di Renato Diez è stato scritto per TELESCOPE, newsletter editoriale di Lara Facco P&C, l’archivio di tutte le edizioni è disponibile su www.larafacco.com

Crediti immagini: The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces, installation view ph Oliver Astrologo © Fondazione Torlonia, Electa, Bvlgari