Il mare di cetraro

Argomento:  

Guardatelo bene, questo mare turchese, una specie di gioiello liquido che lambisce le rocce calabresi. Questo è il mare di Cetraro, Calabria tirrenica, provincia di Cosenza. A due passi dalle coste saccheggiate dal cemento negli anni sessanta e settanta. Proprio quando si perde la speranza di trovare le tracce di Omero in una terra che spesso dimentica la sua storia, proprio allora si incontra questo mare, che appartenne all'antica Lampetia dei greci.


Ma bisogna allontanarsi dal centro abitato, andare oltre il porto, arrivare fin dove finisce la strada, sotto un costone altissimo e rosso, incurvato in una specie di onda di pietra, che vista da sotto fa girare un poco la testa, e dove gli uccelli marini stridono e intrecciano voli. Sul profilo nasuto della roccia che chiude la spiaggia fa la guardia una vecchia torre di avvistamento, vecchia di quando c'erano i turchi, ormai un rudere in bilico fra i lentischi e i fichidindia.
Ricordate questo nome: le Grotte di Rizzo. Le si raggiunge con la barca, oppure camminando con l'acqua alla cintola e un po' nuotando, o anche – per i più fortunati, - con l'ascensore del cinque stelle che sovrasta questo piccolo arcipelago di scogli. Qui i colori dell'acqua parlano una lingua che pochi chilometri più in là si è persa da un pezzo. Una fauna maråina ricchissima sorprende a ogni bracciata. Tirate in secca il vostro guscio di noce, fermatevi a riposare su una minuscola mezzaluna di sabbia. Dall'alto del costone di roccia scende un filo d'acqua dolce, scava una pozza scura sulla sabbia calda. Avete trovato un lembo di paradiso terrestre.
Ma poi dovete ricordare una cosa. Terribile. Macabra. Al largo di Cetraro hanno affondato una nave carica di rifiuti tossici. Dentro hanno individuato i resti di almeno due persone. Non è l'unico affondamento di navi “a perdere” in Calabria per disfarsi dei veleni. A rendere più tragica la situazione, i finanziamenti per bonificare la costa sono sempre più difficili da reperire: purtroppo rientrano nel gioco delle scelte politiche.
Intanto, la mafia uccide il nostro futuro.

Annamaria Sansone