Regione Lombardia - Mozione sulla sperimentazione

Il 9 Marzo 2011 il Consiglio Regionale della Lombardia ha presentato una mozione per la promozione dell'utilizzo di sistemi alternativi all'uso di animali nella sperimentazione per fini didattici e scientifici, in attuazione in ambito nazionale e, successivamente, regionale, della Direttiva 2010/63 CE

Mozione per la promozione dell'utilizzo di sistemi alternativi all'uso di animali nella sperimentazione per fini didattici e scientifici.

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Premesso che:

- la società civile ha ormai preso atto dell'assoluta importanza della vita e del benessere degli animali, in particolare per i soggetti utilizzati a fini sperimentali;

- vi è obbligo di attuazione in ambito nazionale e, successivamente, regionale della Direttiva 2010/63 CE, che riafferma il principio che il benessere e la vita degli animali è un valore sancito dall'art. 13 del trattato sul  funzionamento dell'Unione europea, che riconosce agli animali la natura di esseri senzienti;

- queste nuove disposizioni comunitarie impongono che l'impiego degli animali nella sperimentazione venga, quanto più possibile, ridotto in modo severo, evitando quelle sperimentazioni superflue e già riportate in letteratura, per limitare la sofferenza agli animali;

Considerato che:

- i dati diffusi sui risultati ottenuti con la sperimentazione sugli animali sono quanto meno allarmanti e meritano una riflessione. Secondo il report annuale 2002 dell'associazione dell'industria, Pharmaceutical Research and Manufacturers of America, soltanto un "candidato farmaco" su cinquemila sperimentati viene introdotto sul mercato, uno su mille supera i test "pre-clinici" (su animali) e, tra i selezionati, solo uno su cinque passa i test "clinici" (sull'uomo);

- l'Ufficio di Farmacovigilanza dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) segnala un preoccupante aumento delle reazioni avverse ai farmaci che porterebbero a confermare l'inattendibilità della sperimentazione animale;

- vi è la necessità di introdurre metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali non solo a tutela di quest'ultimi ma anche a tutela dei volontari umani e successivamente sui pazienti che si prestano alla fase finale delle sperimentazioni prima del rilascio definitivo;

- in ambito lombardo, l'Istituto zooprofilattico (IZSLER) ha la funzione di Centro di Referenza Nazionale per il Benessere animale e di Centro di Referenza Nazionale per i substrati cellulari, oltre che essere centro di eccellenza per i cosiddetti "metodi alternativi";

- appare auspicabile un orientamento delle istituzioni verso la promozione di metodi di ricerca che mettano in primo piano la salvaguardia della vita e del benessere degli animali senza diminuzione dell'impegno e dei risultati della ricerca per la salute umana e animale.

IMPEGNA LA GIUNTA A:

- farsi promotrice, presso gli organi ministeriali competenti, per una rapida attuazione della Direttiva 2010/63 CE in una forma che restringa al massimo la possibilità di utilizzare animali per la vivisezione;

- di attivare tutte le proprie prerogative per limitare al massimo la presenza sul suolo lombardo di strutture di allevamento e di detenzione  di animali destinati alla ricerca e alla vivisezione;

- di incentivare con ogni mezzo la sperimentazione senza l'utilizzo di animali, promuovendo appositi accordi con le Università, gli Istituti scientifici e di ricerca e con il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere animale e di Centro di Referenza Nazionale per i substrati cellulari;

- nelle more dell'attuazione della Direttiva in premessa, ad attivare una eventuale moratoria da applicarsi alle nuove richieste di autorizzazione per strutture di allevamento e di detenzione di animali destinati alla ricerca e alla vivisezione;

 

 

«Il giorno che dovesse finire la sperimentazione animale finirà la medicina». Così i ricercatori riuniti il 26 maggio 2011 in Statale contro il progetto di legge anti-vivisezione della Regione. Il testo - presentato dal figlio di Umberto Bossi, Renzo, dallo scorso marzo al Pirellone - non è ancora arrivato in Consiglio regionale, ma ha già sollevato polemiche interne al Pdl stesso perché prevede il «divieto di allevare e detenere in Lombardia animali domestici destinati alla sperimentazione biomedica». Di ieri l' alzata di scudi di scienziati come il trapiantologo Giuseppe Remuzzi (coordinatore delle ricerche dell' Istituto farmacologico Mario Negri); Cesare Galli, papà di Galileo, il primo toro clonato; Adriana Maggi, alla guida del Centro di eccellenza delle malattie neurodegenerative; Rodolfo Paoletti, docente emerito di Farmacologia nonché presidente dell' European biomedical research association (Ebra), un' associazione che riunisce persone impegnate nella ricerca e nell' insegnamento di materie biomediche. La protesta è stata sollevata proprio all' interno di un convegno organizzato dall' Ebra nel dipartimento di Scienze farmacologiche della Statale. Incalza Remuzzi: «Dobbiamo scegliere: nessuno di noi usa gli animali per cose che si potrebbero fare con le cellule in coltura o al computer. Anche perché gli animali costano. Però ci sono situazioni in cui non si può fare a meno di usarli. Se si deve mettere a punto un intervento chirurgico per forza si deve sperimentare sugli animali. Se si deve mettere sul mercato un farmaco, si fanno simulazioni e studi in laboratorio, ma prima di dare il medicinale al bambino dovremo darlo al topo. È una regola a cui non ci si può sottrarre». Assicura Cesare Galli: «Abbandonare gli animali significa fare un salto nel buio. E questo mi sembra non accettabile».
S. Rav. RIPRODUZIONE RISERVATA

Ravizza Simona (fonte Corriere.it)

 

8 aprile 2011 - La vivisezione spacca la maggioranza di centrodestra. Da una parte la Lega Nord che con Renzo Bossi si fa promotrice di un progetto di legge per limitare la sperimentazione sugli animali; dall' altra il Pdl, che punta il dito contro un provvedimento «destinato a bloccare la ricerca scientifica». «Vietare l' allevamento e la detenzione a qualsiasi titolo di animali a fini di sperimentazione e il loro uso a scopo didattico su tutti gli animali, salvo i casi autorizzati dalla Regione», prescrive il testo firmato da Bossi junior. Le sanzioni proposte vanno da 50mila a 100 mila euro, importo da raddoppiare in caso di recidiva. Contro il «Trota» animalista insorgono però i suoi alleati del Pdl. «L' approvazione del progetto di legge potrebbe causare gravi danni alla ricerca, considerato che nella nostra Regione si trova la presenza dei principali e più importanti centri a livello nazionale», dice per tutti il capogruppo pdl Paolo Valentini. Un altro pidiellino, Stefano Carugo, è ancora più netto: «Da medico tengo a ricordare che buona parte delle medicine presenti oggi in commercio sono state create grazie alla ricerca condotta sugli animali, i ratti in particolare. In difesa di Bossi junior e della sua legge anti vivisezione interviene invece il presidente dell' assemblea del Pirellone, il lumbard Davide Boni: «L' intento del provvedimento è solo quello di porre un freno al ricorso incontrollato di allevamento di animali per scopi legati alla pratica della vivisezione»

Fonte Corriere.it - Senesi Andrea - 8 aprile 2011

16 marzo 2011 - Semaforo verde in Consiglio Regionale alla mozione relativa alla sperimentazione sugli animali.
Il consigliere regionale R.B. ha affermato: "L'approvazione di questa mozione da parte del Consiglio regionale lombardo rappresenta un segnale forte verso tutte quelle realtà che, come Green Hill, ancora utilizzano gli animali per le loro sperimentazioni. Credo infatti che la nostra società sia sufficientemente matura per abbandonare, quando non strettamente necessario, l'utilizzo degli animali per la vivisezione; è per questo motivo che auspico che la nostre Istituzioni si facciano garanti del rispetto degli animali e promotrici di sistemi di ricerca alternativi mediante appositi accordi con gli istituti di ricerca e le università."
"Le recenti disposizioni comunitarie riaffermano con forza la volontà di tutelare la vita e il benessere degli animali. Occorre quindi fare in modo che la Direttiva europea venga pienamente attuata per limitare, il più possibile, la sofferenza agli animali, riducendone in modo severo l'impiego nella sperimentazione."

Comunicato Lombardia Quotidiano, 15 marzo 2011
Vivisezione - Approvata a larga maggioranza la mozione che chiede alla Giunta, nell’attesa dell’attuazione della direttiva comunitaria a tutela della vita degli animali, ad “attivare presso il ministero della Salute un’eventuale moratoria da applicarsi alle nuove richieste di autorizzazione per strutture di allevamento e detenzione di animali destinati alla ricerca e alla vivisezione e alle autorizzazioni già in essere”. In particolare, come ha chiesto il Consigliere regionale G.F., si chiede di trattare con la massima urgenza il caso Green Hill di Montichiari. Obiettivo prioritario è attuare al più presto la Direttiva europea, che tutela la vita e il benessere degli animali, riducendone l’impiego nella sperimentazione a scopi di ricerca. Astenuti i Consiglieri C.S. e S.Z. secondo i quali il documento, tra le altre cose, non affronta in modo sufficiente la tematica dei controlli.

ATTI CONSILIARI - IX LEGISLATURA
Seduta di martedì 15 marzo 2011 - 25.ODG
Mozione n. 106, in data 9 marzo 2011, a firma dei Consiglieri Bossi, Longoni,
Bottari, Bossetti, Galli, Bianchi, Romeo, Cecchetti, Pedretti, Marelli, Toscani, Colla, Frosio, Parolo, Ruffinelli, Orsatti e Ciocca, concernente la promozione dell’utilizzo di sistemi alternativi all’uso di animali nella sperimentazione per fini didattici e scientifici.
Modificata in aula   -   DCR IX/164

Un valido passo avanti verso l'utilizzo di strumenti alternativi alla ricerca su animali che potrebbe portare anche alla chiusura di centri come Green Hill. Ne seguiremo l'iter.