In diretta da Singapore

Argomento:  

Sto passando un lungo periodo (20 gg) a Singapore, la vetrina dell'Asia tecnologica, industriale e produttiva più avanzata ed è il più importante porto del mondo.

Singapore è anche la città più bella e moderna del mondo: bella perché l'architettura moderna si mescola alla vecchia Singapore delle shop houses cinesi a 2 piani, il quartiere arabo e quello indiano, il tutto immerso in una vegetazione tropicale curatissima, dove fiori e giungla si alternano con il vecchio stile coloniale e le vecchie tradizioni cinesi, malesi ed indiane, essendo una città multi-razziale.

Ho un lungo vissuto qui: arrivai qui nel lontano 1994 fino al 1998 e da allora ho mantenuto tanti amici e torno con regolarità circa 2 volte/anno. Oramai Singapore è più ricca della Svizzera e sicuramente meno noiosa, incastonata tra India, Indonesia, Cina, Tailandia, Malesia, Vietnam e Birmania con una forte presenza occidentale e un sistema istituzionale si stampo anglo-sassone. Ai tempi della mia permanenza Singapore negli anni 90 era una "democrazia forte" dove la libera opinione e la discussione non erano esattamente di casa. Oggi non è più così, il sistema si sta aprendo, il dissenso sempre civile al PAP, il partito dominante, si fa più marcato, la discussione culturale e politica è comune, insomma un bell'esempio di evoluzione della società civile al contrario della Cina dove le libertà civili e politiche regrediscono anzichè progredire, motivo di grande disillusione da parte mia. La cosa più sorprendente è l'apprezzamento per l'Europa e per l'Italia che trovo tra le persone ovviamente più colte. Ci invidiano le nostre radici, la nostra capacità di averle conservate, il nostro stile di vita più bilanciato e meno stressante (cosa su cui non mi trovano d'accordo) e mi fanno notare quanto più stabile sia il nostro vivere. Dal loro punto di vista, l'Europa è un continente che si sta integrando, dove le vecchie anomisità tra paesi sono scomparse ed i giovani si mescolano facilmente da un paese all'altro tutti figli di un'unica matrice storico-culturale cristiano-illuminista. Singapore non può dire altrettanto. Con i due paesi confinanti, Malesia ed Indonesia, strettamente munsulmani, le differenze sono marcatissime, per non parlare della Cina che preme sul continente e forza HK ad un'assimilazione forzata scandita da valori legati alla grandeur del Regno di Mezzo e del PCC che lo governa. Conclusioni: la povera Europa e l'Italia, mio disgraziatissimo paese, sono motivo di rispetto e di riferimento, forse anche più degli USA.

Una ventata di positività che mi ha dato coraggio e infuso speranza.
Un saluto affettuoso.

Alberto Forchielli
(Managing Partner presso Mandarin Capital Partners)