Emanuele e la beltà crudele dei vent'anni

Leggevo di Emanuele: aveva 20 anni ed è stato massacrato fuori da una discoteca nella notte tra venerdì 24 marzo 2017 e sabato.

Emanuele Morganti

Emanuele aveva vent'anni ed era a fare quello che fanno tutti i ventenni: si divertiva in un venerdì sera assieme alla sua fidanzata Ketty.
Leggevo che Emanuele e' morto dopo averla difesa dagli apprezzamenti forse troppo pesanti di qualche stronzo.
Emanuele, a vent'anni e' stato massacrato con calci, pugni e sprangate da forse almeno 9 persone. Nove ragazzi come lui, forse poco più grandi, forse albanesi, di sicuro dei barbari.
Leggevo di Emanuele che è morto così, sotto gli occhi attoniti di Ketty, la sua fidanzata per cui si è sacrificato.
Leggevo di Emanuele e della sua famiglia che ha donato i suoi organi, di quel padre a cui per la prima volta quella sera aveva osato chiedere di usare la macchina.
Leggevo di quel ragazzo che per difendere una donna, la sua donna, e' andato incontro alla morte, morto così, in un'età in cui non si dovrebbe morire, con la testa sfracassata e il volto pare irriconoscibile dalle botte, morto dopo due giorni di agonia, quando alla fine il suo giovane cuore non ha più retto.
Leggevo di Emanuele e l'ho stimato, in un mondo di vigliacchi che brutalizzano le donne c'è chi ancora prova a difenderle.
Ho stimato Emanuele e ho stimato i suoi genitori che lo hanno cresciuto così, e mi sono augurata un giorno di trovare un uomo onesto e coraggioso come Emanuele anche io.
Più Emanuele al mondo e meno stronzi come quelli che lo hanno massacrato.

Lavinia Prono