Anna Maria Tulli alla BAG

Il 18 maggio 2011 all'Università Bocconi di Milano è stato inaugurato l'allestimento del nuovo ciclo di opere d'arte contemporanea che danno vita alla BAG (Bocconi Art Gallery), ove per un anno e mezzo sarà possibile ammirare più di 60 opere di artisti internazionali nei vari edifici dell'Ateneo tra cui tre interessanti lavori di Anna Maria Tulli.

L'atrio di Via Sarfatti dell'Università, tempio del sapere economico, ha subìto una specie di mutazione. Sulle due grandi pareti di fondo, ad angolo, è stata infatti montata l'imponente istallazione fotografica "Composit" di Anna Maria Tulli che, con la sua esplosione di colori, ha imposto all'austero ambiente una caratterizzazione tutta nuova e di grande impatto.

Anna Maria Tulli-Composit

"Composit" è un'opera di 13 metri e 50 per 3.14 di altezza, articolata in 57 pezzi che è la sorprendente risultanza di un'operazione fotografica meticolosa su di un muro nel centro di Milano. La stessa autrice, Anna Maria Tulli, racconta l'operazione e il suo senso in una nota esplicativa: "Milano, una strada, un muro esempio apparente di degrado urbano, ma poiché niente è come sembra, la superficie fatiscente e deturpata che delimita un antico collegio nel pieno centro città può riservare all'occhio ravvicinato dell'obiettivo fotografico la sorpresa di un universo di forme e colori del tutto insospettabile per gli stessi frequentatori abituali di quella via. Ogni minuscolo frammento di quel muro, esaltato nella macro dimensione, racconta una storia, testimonia l'azione del tempo, restituisce l'eco della provocatorietà del gesto di chi, sull'intonaco, ha lasciato un messaggio. Ho fotografato questo muro per due anni, ricavandone la sintesi che propongo in una delle sue versioni. Un'istallazione che vuole essere, anche, un invito ad andare oltre le apparenze e a privilegiare l'unicità delle proprie scelte."
Un'opera accattivante di assoluto realismo, dunque, ma insieme una provocazione, un invito a riflettere sull'illusorietà delle apparenze e sull'opportunità di non fermarsi in superficie, facendo scelte autonome, non dettate dal senso comune. Del resto, come nota il critico Luca Beatrice: "I muri parlano e scrivono una loro spontanea sceneggiatura. E' così che le città accumulano, stratificano lo scorrere del tempo sulle facciate di case, edifici, palazzi, architetture. Ciò che la fotografia di Anna Maria Tulli registra non è solo documento del presente quanto piuttosto eredità, riassemblata , di un non tempo ancora pulsante in quelle macchie sparse, in quegli squarci materici, nei pigmenti sopravvissuti e in quelli aggiunti".

Anna Maria Tulli - Controra

All'interno della BAG figurano poi altre due grandi opere di Anna Maria Tulli, che propongono l'altro suo tema di ricerca: i bidoni. Una, in Via Bocconi 8 presso lo SDA, titolata "Controra IV" (460 x 150 cm) ; l'altra sempre in Via Sarfatti 25 al piano -1, titolata "Bidoni Neri - I lungimiranti" (560 x 170 cm).

Da osservare la particolare tecnica di realizzazione di queste due opere che, preparate con un lavoro di fotografia e composizione digitale, sono poi state impresse su lastre di gesso utilizzando delle sofisticata procedure di stampa Jnk-jet.

FC-Redazione FotografARTE